Ecco Don Giovanni, scaltro, furbo, superbo intellettuale, abile comunicatore, cuore di pietra e di burro, sentinella della libertà, amico di tutti e di nessuno. Ecco Sganarello servo succube e accusatore, gran fumatore, bulimico poeta entusiasta dei dogmi della vita. Ecco Donna Elvira, spettro tra gli spettri, inventrice di amori e di uomini. Ecco Carlotta, ragazza contemporanea dallo sguardo bieco e penetrante. Ecco Pieruccio, umile figlio di un'epoca passata.
Eccoli lì, tutti in fila, che si mostrano, che si parlano che si amano.
Li abbiamo giudicati, idolatrati, odiati, assecondati, abbandonati.
Questo il nostro laboratorio, il nostro faticoso percorso, fatto di realtà e immaginazione, di solitudini ed abbracci. Questo il nostro fare teatro per dedicarci del tempo. Queste le tappe di un viaggio che ci ha fatto prendere posizione, di fronte alle persone e alle cose del mondo, con amore, per un momento - per qualche momento. Questo il nostro spettacolo che, forse, potrebbe esser ancora un altro, ultimo, prezioso momento - per poter scegliere ciò che desideriamo.
Noi vi invitiamo a venire, o quantomeno, a desiderarlo.