giovedì 17 ottobre 2013

APERTO MARE DAL 24 OTTOBRE


 
Due sguardi, due vite, due storie.
Un mare nel mezzo.
Due terre lontane e vicine.
Una guerra.
Un viaggio.
Il deserto, la sete e poi finalmente l'acqua.
Un'immagine lontana che nasce e cresce nella memoria, che vive nella speranza.
Le radici che cercano incessantemente la loro terra, la loro acqua, la loro casa.

Quest'anno il laboratorio di Teatro Relazionale sarà ispirato al romanzo di Margaret Mazzantini "Mare al mattino", un romanzo
su ciò che chiamiamo casa,
sul luogo a cui sentiamo di appartenere,
sul percorso che compiamo ogni giorno alla ricerca di quella vita, di quel posto dove possiamo sentirci liberi di essere, uomini e donne.

Il Laboratorio di Teatro Relazionale si rivolge soprattutto agli attori alle prime armi e ai non professionisti offendo un percorso di esplorazione e di ricerca su corpo, voce, creatività,
per abitare gli spazi della nostra anima e del teatro
per dedicarsi alla propria esperienza e alla propria immaginazione
per incontrare chi non si conosce, chi ci aiuta a conoscere noi stessi
per valorizzare uno scambio in pubblico, per parlare in pubblico
per imparare a custodire il proprio spazio ed abitarne di nuovi
per il benessere della propria persona, per scoprire nuove persone dentro di noi.

Il progetto si articolerà nella prospettiva di mettere in scena uno spettacolo con una drammaturgia inedita creata da tutto il gruppo di lavoro.
La prima tappa di questo percorso sarà una breve performance da mettere in scena prima delle vacanze natalizie.

martedì 2 luglio 2013

domenica 7 luglio

Questo spettacolo è solo un momento di un denso, lungo, stra-ordinario cammino, solo un momento. Abbiamo lasciato le nostre case nove mesi fa, ci siamo guardati, accordati e, partiti, ci siamo messi alla ricerca di Don Giovanni, con Moliere. Il viaggio sarà lungo, lungo – si pensava -  ma invece era impossibile, solo impossibile, e così… ce ne siamo innamorati, abbiamo valicato il confine di un libro, ed ecco, abbiamo trovato casa in terra straniera. Ci siamo riconosciuti, altrove. E forse, ora, siamo cambiati. Forse.

Ecco Don Giovanni, scaltro, furbo, superbo intellettuale, abile comunicatore, cuore di pietra e di burro, sentinella della libertà, amico di tutti e di nessuno. Ecco Sganarello servo succube e accusatore, gran fumatore, bulimico poeta entusiasta dei dogmi della vita. Ecco Donna Elvira, spettro tra gli spettri, inventrice di amori e di uomini. Ecco Carlotta, ragazza contemporanea dallo sguardo bieco e penetrante. Ecco Pieruccio, umile figlio di un'epoca passata.
Eccoli lì, tutti in fila, che si mostrano, che si parlano che si amano.
Li abbiamo giudicati, idolatrati, odiati, assecondati, abbandonati.




Questo il nostro laboratorio, il nostro faticoso percorso, fatto di realtà e immaginazione, di solitudini ed abbracci. 
Questo il nostro fare teatro per dedicarci del tempo. 
Queste le tappe di un viaggio che ci ha fatto prendere posizione, di fronte alle persone e alle cose del mondo, con amore, per un momento - per qualche momento.
Questo il nostro spettacolo che, forse, potrebbe esser ancora un altro, ultimo, prezioso momento - per poter scegliere ciò che desideriamo.
Noi vi invitiamo a venire, o quantomeno, a desiderarlo. 

domenica 13 gennaio 2013

laboratorio LA FINE DEL MONDO


LA FINE DEL MONDO
Da Gennaio a Giugno 2013
un ciclo di incontri su e negli spazi del Teatro San Genesio.
Il progetto si articolerà nella prospettiva di dare vita ad uno spettacolo itinerante negli spazi del Teatro: il San Genesio diventerà un museo attivo capace, attraverso i corpi e le idee dei suoi narratori, di raccontarsi e di raccontare alla cittadinanza la sua storia e le sue potenzialità.
Il laboratorio di teatro sarà quindi volto al sociale, con l’obiettivo di vivere l’artista che è in ognuno di noi, per entrare in contatto con noi stessi e con il prossimo.

La relazione è l’unità di misura in cui crediamo di poter scommettere per dedicare cura a se stessi, e per sostenersi reciprocamente: per riconoscersi.
Il progetto nasce dalla volontà di una riqualificazione sociale e spirituale del territorio di Roma e in particolare del Municipio XVII e dalla consapevolezza che il teatro e l’arte possano aprire al dialogo i singoli e la collettività, per incoraggiare un pensiero collettivo capace di dare forza all’immaginare nuove prospettive,
creative e concrete.

Il Laboratorio di Teatro Relazionale si rivolge soprattutto ad attori non professionisti, agli amanti del teatro, a tutti coloro che hanno sorpassato la maggiore età, un laboratorio semestrale con cadenza settimanale.

Per abitare gli spazi della nostra anima e del teatro.
Per dedicarsi alla propria esperienza e alla propria immaginazione.
Per incontrare chi non si conosce, chi ci aiuta a conoscere noi stessi.
Per valorizzare uno scambio in pubblico, per parlare in pubblico.
Per imparare a custodire il proprio spazio ed abitarne di nuovi.
Per il benessere della propria persona, per scoprire nuove persone dentro di noi.

Un invito a mettersi in gioco tra ciò che già conosciamo e
ciò che ancora desideriamo.

Un invito a imparare e mettere in gioco gli strumenti che il teatro offre,
per riconoscere, esprimere e comunicare al meglio ciò che dentro ci muove.
Un invito a raffinare i nostri sensi per leggere con più cura e profondità ciò che accade attorno a noi e dentro di noi.
Un laboratorio che pone al centro la persona per abitare il teatro,
in tutti i suoi spazi.
Terreno comune su cui agire sarà
la narrazione biblica attorno all’Arca di Noè:
di fronte al diluvio quotidiano che siamo chiamati a vivere, costruiamo ogni giorno un'Arca, in cui custodire ciò che ancora rimane, ciò che ancora sta.
Come in un trasloco, abiteremo lo spazio per farlo nostro, per stabilirvi ciò che intendiamo salvare, ciò di cui ci possiamo ancora ubriacare,
ciò per cui vale la pena di continuare a navigare,
per diventare esploratori di un nuovo mondo.

1° mese: Preparazione dell’Arca
Giochi di teatro con la voce, il corpo e lo spazio: l’arca come cantiere di esplorazione e di ricerca. Entreremo in contatto con gli strumenti espressivi di ciascuno, costruiremo il gruppo di esploratori.
Ogni esploratore avrà la possibilità di stabilire un legame con la necessità dell’esprimersi e con il sentire che sono entrambe alla base dello stare, ovvero del fare teatro.

2° mese: Salire in b’Arca: la cambusa
Giochi di relazione e costruzione.
Attraverso il lavoro pratico gli esploratori conosceranno gli altri esploratori e lo spazio che li circonda. Verranno proposti esercizi basati sul dialogo corporeo e verbale ed esercizi che faranno calare gli esploratori nella “pancia” della b’arca, che nel nostro caso corrisponde spazialmente alla cripta del teatro San Genesio dove si svolgerà la performance finale.
In questa fase inizieremo a fare esercizi di composizione (piccoli testi e piccole sequenze di movimento) che diventeranno la nostra cambusa: il cibo attraverso il quale nutrire le nostre visioni e il nostro viaggio.

3° mese: Salpare con l’Arca
Giochi di comunicazione e composizione.
In questo mese cominceremo a mettere a fuoco cosa ognuno di noi e come gruppo vuole “salvare” dal diluvio: le diverse visioni verranno scambiate, manipolate e composte attraverso esercizi che coinvolgeranno il movimento e la voce.


4° mese: Il viaggio nell’Arca, la navigazione nel diluvio
Con il nutrimento in tasca e la nostra visionarietà nella testa, nel cuore e infine nel corpo tutto affronteremo il diluvio come persone e come gruppo: scambieremo i nutrimenti e le visioni e daremo una forma ai nostri racconti, focalizzandoci sull’importanza del credere nella forza di quello che diciamo e facciamo, del comunicare in modo efficace e del dare/raccontare come forma di relazione tra esseri umani.

5° mese: L’approdo, la nuova terra
Nell’ultimo mese insieme metteremo in scena i materiali prodotti, focalizzando l’attenzione sullo stare e sull’esserci per noi stessi e per gli altri.

IL LABORATORIO SARA’ TENUTO DA:
VALERIO MALORNI, attore, regista
FRANCESCA NERI MACCHIAVERNA, danzatrice, pedagoga
ANNALISA RAUSO, attrice, psicologa esperta in arti terapie

lunedì 15 ottobre 2012

NUOVI LABORATORI 2012-2013


Cari Amici e Care Amiche,
siamo pronti per iniziare insieme un altro anno
pieno di scoperte e meravigliose intuizioni!

Da Ottobre riparte il progetto di ricerca di TEATRO RELAZIONALE
che quest'anno si arricchisce ulteriormente
dando vita a due laboratori!

LUNEDì 22 OTTOBRE
ORE 19

AL
TEATRO FURIO CAMILLO (Via Camilla 44 M Furio Camillo)

ci sarà la PRIMA LEZIONE GRATUITA
del Laboratorio base

per una messa in scena di uno spettacolo
sui temi del "Don Giovanni" di Moliére

Il  “Don Giovanni” di Moliere sarà lo sfondo integratore del laboratorio di quest’anno.
Temi e personaggi di quest’ opera saranno lo spunto
sia per un’esplorazione profonda e giocosa degli elementi base dell’educazione scenica (spazio, tempo, ritmo, corpo, voce, movimento, parola)
sia per un’attività di composizione individuale e collettiva che procederà verso
la costruzione di uno spettacolo con una drammaturgia inedita.
L’amore, l’attaccamento alla vita, il mascheramento, l’essere contradditorio, l’essere altro,
il potere della parola e del corpo come strumenti fluidi al servizio dell’anima,
ci accompagneranno in un percorso di scoperta della propria espressività e
della creatività condivisa, strumenti di crescita della persona
e fonte inesauribile di ricchezza.

LA PREONOTAZIONE è OBBLIGATORIA
info.teatrorelazionale@gmail.com
3479084075
3286398412

DA MARTEDì 16 OTTOBRE
parte il laboratorio di ricerca
"DON GIOVANNI"

per una messa in scena
del testo di Molière


il laboratorio si svolgerà tutti i Martedì dalle 20 alle 22
presso Bobur Teatro (Via Amiterno 18 M S.Giovanni)

Il laboratorio è a numero chiuso, per informazioni e contatti
info.teatrorelazionale@gmail.com
3479084075
3286398412

Vi aspettiamo!

mercoledì 20 giugno 2012


IO E IO E TE
Un invito alla lettura, un invito al ricordo, un invito al presente


Messa in scena del laboratorio di teatro relazionale
Conclusione del percorso 2012: L'incontro tra “Io e Te” di Ammanniti e “Noi (stessi)”

a cura di V. Malorni, F. Neri Macchiaverna, A. Rauso

con Fabio Cugliari, Mila Fiordalisi, Tommaso Leti Messina,
Maria Teresa Marchese, Martina Pentimalli, Patrizia Schifano, Giusy Torcinaro.


Ci siamo messi in gioco nella lettura del Romanzo, ne abbiamo tratto vita e visioni, ne abbiamo fatto carne. Abbiamo lasciato emergere dalle pagine del libro il nostro vissuto, le nostre memorie, i nostri punti di vista e ci siamo trovati di fronte l'adolescenza, il crescere, la solitudine, il gruppo, il giudizio, il tenere il tappo quand’anche il tutto sembra esplodere…

Piove. Fuori piove. Dentro casa, no. Due uomini e cinque donne stese a terra, a leggere un libro, in una notte, finchè il sonno non sopraggiunge, assieme ad un sogno di un passato vissuto e forse mai superato. L’adolescenza.

Nel percorso di un anno ci siamo confrontati con noi stessi e il libro. Abbiamo scelto di condividere, di rendere pubblico questo nostro percorso, queste riflessioni. Un saggio breve di fine anno. Senza presumere di spiegare noi stessi in una serata; un gioco, un incontro, un teatro.

Non è nostra intenzione dare spettacolo, ma pronunciare alcune domande; non è nostra intenzione mostrare delle trovate, ma tentare alcune scoperte; non è nostra intenzione raccontare, ma viverci il desiderio di danzare sul presente, un dire io e te. Io. E te?

INFO  
teatrorelazionale@facebook.com
3479084075
3286398412


mercoledì 21 settembre 2011

al via i nuovi corsi!

LUNEDì 10 OTTOBRE ORE 20 (lezione di prova gratuita con prenot.obbigatoria)
TEATRO RELAZIONALE per adulti
...un altro anno insieme...
PRESSO TEATRO FURIO CAMILLO, VIA CAMILLA 44 ROMA
OGNI LUNEDì 20-22


Un appuntamento settimanale, per nove mesi, con weekend intensivi in cui approfondire un percorso comune.
Il laboratorio è condotto da
Valerio Malorni, attore, danzatore, autore di testi e regista;
Francesca Neri Macchiaverna, danzatrice, video artista,
Annalisa Rauso, psicologa, esperta in arti terapie, attrice.

Il corso è rivolto ad attrici ed attori alle prime esperienze e a tutti coloro che vogliono intraprendere un percorso di indagine e di ricerca per conoscere più a fondo il proprio terreno espressivo.

Volontà del corso è far emergere in ciascuno l’artigiano di se stesso.
Produrre materiale scenico personale.

Indagare il tempo intimo dell’incontro tra le persone, per poter trovare lo spazio in cui relazionarsi attraverso l’espressione delle proprie possibilità e necessità, dei propri desideri e rimpianti. Glorificare l’uomo che non si pente di se stesso, ma si mette in discussione, nel qui e ora, giocando la propria umanità.
Si ricercherà la comunicazione laddove l’efficacia del contatto e della comprensione, parziale o totale, riesca a permettere un sorriso.

La visione di quest’anno, 2011.

Grido in sogno, ma so di sognare, e sui due versanti del sogno, faccio regnare la mia volontà.
(A. Artaud)

Il tema del doppio sarà il nostro filo d’arianna: doppio come un’immagine riflessa, come la persona dietro al personaggio.

Il  teatro è un doppio condiviso, un doppio gioco in cui bisogna saper perdersi e bisogna saper vincersi.
Affronteremo questo tema nella nostra ricerca artistica e pedagogica, nelle proposte di training,  negli spunti per le improvvisazioni, nelle immagini ispiratrici di danze e dialoghi, nel lavoro sull’ immaginario che si concretizza nell’esperienza di sé e dell’altro.
Il doppio è forse la possibilità che abbiamo di disegnare la nostra ombra,  di mangiarla in sogno, e di parlarne agli altri, di rubarla a chiunque e di regalarla a qualcuno, di ghermirla,  smarrendoci in essa.
Doppio come dentro e fuori, come il giorno e la notte, come un ciclo che non si conclude mai, ma si ripropone in un moto perpetuo. In quello spazio/tempo, in cui sfumano i contorni, in cui il processo creativo prende la sua forma, noi proveremo a giocare, a correre, a sostare e a fluttuare per trovare le nostre possibilità di nutrimento, di piacere e di scelta.
Nicolò Ammaniti con il suo “Io e te”  sarà testimone inconsapevole di questo lavoro di ricerca: le pagine del suo romanzo ci guideranno in un mondo dove il rito della crescita assume i tratti caratteristici dell’esperienza umana racchiusa in ognuno di noi.

fb: https://www.facebook.com/#!/teatrorelazionale
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MERCOLEDì 19 OTTOBRE ORE 14,30 (lezione di prova gratuita con prenot.obbigatoria)
TEATRO RELAZIONALE per ragazzi
LABORATORIO PER UNA MESSA IN SCENA
PRESSO PICCOLO RE DI ROMA, VIA TREBULA 9 ROMA
OGNI MERCOLEDì 14,30-16,30



La curiosità e la voglia di fare sono alla base del laboratorio che vi proponiamo.
Laboratorio vuol dire:
stare insieme
lavorare in gruppo
divertirsi
confrontarsi
esprimersi
muoversi
parlare
cantare
proporre.


Il laboratorio segue una triplice logica:
- imparare le basi: uso dello spazio, articolazione delle parole, relazione con gli elementi della scena e con gli altri attori
- imparare a costruire materiale scenico a partire da proprie intuizioni ed esigenze espressive
- imparare a comporre i materiali in gruppo

Il laboratorio forma innanzitutto il gruppo per favorire un clima sereno di collaborazione e divertimento (come gusto di conoscere di conoscersi e di fare insieme).

Quest'anno abbiamo scelto  “Io e te” di Ammaniti, come punto di partenza e ispirazione per la costruzione dei materiali.
Ciò significa che ogni partecipante insieme al gruppo cercherà ispirazione nelle pagine di quest'opera e attraverso questa, sarà guidato dagli insegnanti nella costruzione di un testo, di una danza o di una canzone che verranno poi cucite insieme a quelle di tutti gli altri componenti.
I linguaggi visivi saranno utilizzati per  coadiuvare e per ispirare le componenti parola, corpo, relazione.
Cucire, creare, esplorare le proprie espressività spaziando in tanti linguaggi differenti.
Questo è teatro relazionale...buon divertimento!

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